Questa patologia è caratterizzata da preoccupazione estrema per il peso e le forme del corpo con:
- abbuffate ricorrenti (assunzioni soggettive o oggettive di grandi quantità di cibo con sensazione di “perdita di controllo”);
- comportamenti di compenso:
- con condotte di eliminazione(vomito autoindotto,purganti,diuretici etc.);
- senza condotte di eliminazione(digiuno,iperattività fisica etc.).
- frequenza degli episodi di abbuffate/comportamenti di compenso per almeno 2 volte alla settimana per 3 mesi.
Le persone che hanno questo disturbo vivono costantemente emozioni negative, presentano perfezionismo e pensiero “tutto o nulla”, cioè o si pongono degli standard molto elevati e sono profondamente insoddisfatte quando non riescono a raggiungerli, o non riescono a rispettare le proprie rigide regole dietetiche e si lasciano andare al comportamento bulimico: “ormai ho trasgredito la mia dieta, tanto vale che mi abbuffi”; hanno un’alterazione della percezione della fame e della sazietà.
Questa patologia colpisce l’1% di tutte le giovani donne, con esordio tra i 12 e i 25 anni. Gli uomini sono colpiti raramente. Il BMI è normale, raramente in lieve sottopeso o lieve sovrappeso. E’ estremamente raro che chi soffre di Bulimia Nervosa abbia un grande sovrappeso.
Un trattamento ambulatoriale è più facilmente praticabile nella Bulimia Nervosa rispetto all’Anoressia Nervosa. Si rende tuttavia indispensabile un ricovero quando è evidente:
- una grave depressione non gestibile ambulatorialmente;
- presenza di pensieri suicidari;
- complicanze mediche;
- fallimento di più di un valido trattamento ambulatoriale;
- ambiente familiare che complica anziché migliorare la condizione del paziente.