La fase ospedaliera ha l’obiettivo di attaccare i principali fattori psicologici e comportamentali di sviluppo e mantenimento dei disturbi del comportamento alimentare.
Il programma prevede:
- accoglimento;
- inquadramento diagnostico (medico-internistico; psicologico-psichiatrico);
- riabilitazione nutrizionale;
- incontri individuali con lo psichiatra;
- psicoterapia individuale intensiva (sedute di psicoterapia individuale 6 volte/a settimana);
- psicoterapia di gruppo;
- psicoterapia della famiglia;
- gruppi psicoeducazionali, di educazione sessuale, di immagine corporea;
- fisioterapia;
- musicoterapia.
L’accoglimento viene fatto dallo psichiatra che illustra l’organizzazione del programma con le relative regole. Organizza gli accertamenti diagnostici più immediati:
- esami ematochimici;
- RX torace, T.A.C. encefalo o R.M.N;
- EEG, EMG, PEV, PEA, PSS;
- ecografia dell’addome e della pelvi;
- mineralometria ossea computerizzata;
- visita internistica + ECG (eventualmente Eco-Cardio e Doppler), E.G.D.S.
Eventuali ulteriori accertamenti diagnostici più approfonditi potranno essere svolti su richiesta dei vari specialisti consultati (tutti sono eseguibili all’interno della struttura). Al termine della “Fase Ospedaliera”, al momento delle dimissioni, insieme alla diagnosi viene proposto il programma della “Terapia Ambulatoriale Personalizzata” successiva, con la possibilità di fare ancora riferimento, se richiesto, agli stessi terapeuti conosciuti durante il ricovero.