Chirurgia mini invasiva ginecologica

Cos’è la chirurgia mininvasiva ginecologica?

La chirurgia mininvasiva ginecologica utilizza mini sonde operative di diametro variabile dai 3 ai 10 mm per trattare patologie che in passato prevedevano lunghe e dolorose incisioni chirurgiche addominali. 

Si avvale principalmente di due tecniche: l’isteroscopia e la laparoscopia. 

Che cos'è l'isteroscopia?

L’isteroscopia è una procedura endoscopica che permette di osservare l’interno dell’utero e di diagnosticare e trattare diverse condizioni patologiche a carico della cavità uterina, come polipi endometriali o cervicali e miomi endocavitari. 

Il ricovero è in regime di Day Hospital. 

La durata dell’isteroscopia diagnostica è breve, mentre quella operativa può durare tra i 15 e i 30 minuti, in base alla complessità dell’intervento.

Consiste nell’introduzione in vagina di un sottile strumento (isteroscopio), dotato di una piccola telecamera e di una luce all’estremità, che raggiunge l’utero, dopo che le sue pareti sono state distese con soluzione fisiologica. 

L’isteroscopia è indicata anche per la diagnosi e il trattamento di sanguinamento uterino anomalo nelle donne in età fertile e soprattutto in menopausa e consente di diagnosticare malformazioni uterine e l’eventuale presenza di aderenze, polipi, fibromi, ma anche di capire i motivi di un’infertilità e/o indagare le cause di aborti spontanei ricorrenti. 

Con la produzione di Isteroscopi sempre più sottili e performanti è attualmente possibile non solo diagnosticare ma anche trattare chirurgicamente le patologie endocavitarie riscontrate: con la tecnica del “See & Treat” in ambiente ambulatoriale, cioè a paziente sveglia.

Si rende operativa la procedura prelevando campioni di tessuto (biopsia) da analizzare con un esame istologico ed eseguire interventi, come l’asportazione di polipi, fibromi endocavitari, o la correzione di malformazioni uterine.

Con la tecnica di approccio in Vaginoscopia l’uso dello speculum e della pinza da collo NON sono più necessari: si introduce delicatamente lo strumento all’introito vaginale ed il canale vaginale viene disteso dalla soluzione fisiologica, con una vera e propria irrigazione vaginale, permettendo un’ottima visualizzazione/esplorazione della cervice uterina, dell’OUE e dei fornici vaginali, senza alcun disagio per la paziente. (oltretutto questa tecnica è particolarmente indicata per le pazienti virgo e/o per le grandi anziane con spiccata atrofia genitale senile).

Se la procedura è esclusivamente diagnostica, al termine la paziente potrà tornare a casa da sola, mentre se si tratta di un’isteroscopia operativa in day surgery, dovrà essere accompagnata a casa da un’altra persona dopo alcune ore, consigliando il riposo domiciliare nella giornata successiva.

L’isteroscopia non è dolorosa, anche se può provocare leggeri crampi, per via della distensione dell’utero, simili a quelli avvertiti durante il ciclo mestruale.

Tali disagi scompaiono spontaneamente in poco tempo (entro 30-45 minuti dal termine della procedura nella maggior parte dei casi). 

L’isteroscopia è generalmente una procedura sicura con un rischio di complicanze minore dell’1%. 

La perforazione dell’utero e l’insorgenza d’infezioni sono eventi estremamente rari nella pratica diagnostica e assai poco frequenti anche in quella operativa. 

L’isteroscopia non comporta rischi a lungo termine.

Che cos'è la laparoscopia?

La laparoscopia è una tecnica chirurgica mininvasiva che, attraverso piccole incisioni cutanee addominali, permette l’introduzione in addome di telecamera ottica e strumenti per condurre e portare a termine l’intervento. 

L’immagine viene ingrandita e proiettata su schermi ad alta definizione, mentre il chirurgo esegue l’intervento proposto avvalendosi di strumenti ad elevata precisione e con il minimo trauma per gli organi e i tessuti interessati. 

Il periodo di degenza è molto breve (24/36 ore) ed il pieno recupero dell’attività avviene nell’arco di una settimana. 


Quali sono le malattie trattate?

Le patologie ginecologiche che trovano risoluzione mediante la chirurgia mini invasiva sono:

  • La terapia chirurgica dell’Endometriosi
  • L’asportazione delle cisti ovariche o masse annessiali paraovariche, tubariche o paratubariche
  • L’asportazione degli annessi (ovaie e salpingi)
  • La lisi di complessi aderenziali pelvici (condizionanti dolori e fertilità)
  • La asportazione di polipi del collo uterino e/o della cavità dell’utero
  • La asportazione di fibromi dell’utero, di qualsiasi dimensione e localizzazione
  • L’asportazione dell’utero (Isterectomia)
  • L’asportazione delle tube (Salpingi)
  • Il bilancio della fertilità con valutazione bilaterale della pervietà tubarica
  • La risoluzione dell’idrosalpinge o sactosalpinge
  • La asportazione della tuba in caso di gravidanza tubarica
  • Correzione di malformazioni degli organi genitali interni


È necessario un adeguato counseling e visita ginecologica chirurgica pre intervento per stabilire la tecnica più adeguata e valutare le indicazioni all’intervento, sede in cui la paziente potrà porre i suoi dubbi e domande.


Quali sono i vantaggi della chirurgia laparoscopica?

Rispetto alla chirurgia tradizionale, che prevede l’apertura dell’addome (laparotomia), la chirurgia laparoscopica presenta importanti vantaggi:

  • poiché anche i vasi sanguigni più piccoli, invisibili a occhio nudo, vengono chiusi prima di essere sezionati, si ha un minor sanguinamento;
  • minor trauma e quindi riduzione del dolore post-operatorio;
  • meno complicazioni infettive;
  • riduzione del numero degli esiti aderenziali post-chirurgici;
  • più rapido recupero post-operatorio: nella maggior parte dei casi, ci si può alzare e alimentare dopo poche ore dall’intervento;
  • assenza di grosse cicatrici;
  • minore degenza (24-72 ore, salvo complicazioni);
  • breve convalescenza;
  • minor traumatismo, in caso si debba ripetere l’atto chirurgico.