Supporto alle tecniche di PMA

Agopuntura

Dalla seconda metà degli anni settanta in Italia si sono verificati due importanti fenomeni epidemiologici: la posticipazione dell’esperienza riproduttiva e il progressivo invecchiamento della popolazione dovuto alla scarsa fecondità.

A questo si correla un dato statistico importante e attuale: in Italia, una coppia su sette è infertile e sempre più coppie si rivolgono a tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) per ottenere una gravidanza.

Si deve necessariamente parlare di infertilità di coppia potendosi ravvedere un fattore femminile, un fattore maschile, un fattore sia maschile che femminile, e un fattore idiopatico come illustrato nell’immagine presentata.

Data la centralità del problema, numerosi sono stati gli studi pubblicati in letteratura volti a valutare l’efficacia del trattamento mediante agopuntura sulla fertilità, affidando all’agopuntura un ruolo importante nell’ampliare la probabilità di “bambino in braccio” anche in corso di PMA. 

Ecco una breve sintesi delle principali evidenze dei meccanismi d’azione dell’agopuntura nel trattamento dell’infertilità:

  • Regolazione del ciclo mestruale e dell’ovulazione
  • Regolazione delle gonadotropine (asse ipotalamo-ipofisi-gonadi)
  • Aumento del rilascio di beta-endorfine
  • Inibizione dell’attività del sistema nervoso simpatico con conseguente vasodilatazione ed aumentato flusso sanguigno alle ovaie e all’utero
  • Miglioramento della qualità ovocitaria
  • Miglioramento della funzione luteale
  • Aumento della produzione di melatonina
  • Normalizzazione dei livelli di cortisolo e prolattina, riducendo i livelli di stress ed ansia
  • Miglioramento della vascolarizzazione, morfologia e spessore dell’endometrio per favorire l’impianto dell’embrione
  • Miglioramento della qualità del liquido seminale

Va comunque detto che, anche se alcuni studi pubblicati siano discordanti e non tutti i dati in letteratura siano a sostegno dell’agopuntura nel trattamento dell’infertilità, i lavori più recenti sempre più identificano l’agopuntura efficace nell’aumentare il tasso di successo delle metodiche di PMA.

Quando e come eseguire un trattamento mediante agopuntura in corso di PMA

Meglio sarebbe non limitarsi al trattamento pre e post transfer ma cominciare le sedute di agopuntura alcune settimane prima.

Si suggerisce di sottoporsi ad un ciclo di sedute di agopuntura nei tre mesi precedenti, quando possibile, per permettere di adeguare il trattamento in maniera più efficace alle varie fasi del ciclo mestruale, o almeno durante la stimolazione ovarica quando non possibile diversamente.

Da considerare sempre anche l’eventuale trattamento del partner maschile per migliorare la qualità del liquido seminale.

Perché scegliere l’agopuntura?

L’agopuntura è sicura, efficace, ripetibile e sostanzialmente priva di effetti collaterali. L’agopuntura, dunque, ben si adatta, ad affiancare le più moderne tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita.

Percorso nutrizionale

Supporto emozionale

Durante il percorso di PMA offriamo alle coppie che aderiscono al progetto l’opportunità di incontrare uno specialista in psicologia. 

Scopo dell’incontro è sostenere la coppia nelle varie fasi del percorso di PMA sia essa di tipo omologa che eterologa.
La coppia può così vivere un’esperienza serena, limitando per quanto possibile gli stress che derivano dai diversi momenti di un percorso che avviatosi con la diagnosi di infertilità passa attraverso la decisione di aderire o meno al progetto di PMA e la gestione delle tensioni generate dall’attesa e poi dalla buona riuscita dello stesso.

Si tratta di fasi molto delicate e complesse sia per la coppia nella sua diade che per il ruolo che ciascun individuo vivrà in questo importante e desiderato progetto di genitorialità.

La coppia al centro del colloquio avrà modo di raccontare i propri vissuti, desideri, progetti e anche, se emergenti, i propri timori.

Nel corso del colloquio si porrà attenzione alle famiglie di origine, genitori, fratelli e sorelle; alle condizioni socio-economiche; alla rete amicale.

Si parlerà del nascituro e se coinvolgere amici e parenti nel progetto di PMA, e sulla possibilità di condividerlo in futuro anche col bambino.

Le coppie sono informate che oltre a questo primo incontro, potranno richiedere un sostegno psicologico in tutte le fasi del percorso di PMA che andranno ad affrontare.