Tecniche di primo livello

Monitoraggio dell'ovulazione

Il monitoraggio ecografico per valutare la crescita follicolare consiste nell’esecuzione di ecografie (circa 3) a partire dal 5°-7° giorno del ciclo.

Per seguire in modo più accurato lo sviluppo follicolare viene inoltre richiesto un prelievo di sangue per il dosaggio dell’estradiolo.

Tale metodica diagnostica può, di per sé, costituire una terapia che consente di monitorare le giornate più opportune per avere rapporti sessuali: si parlerà in tal caso di “monitoraggio della crescita follicolare per rapporti spontanei”.

Se la paziente è stata sottoposta ad induzione farmacologica dell’ovulazione, il monitoraggio della crescita follicolare potrà essere utilizzato sia per datare i rapporti spontanei che in preparazione ad una inseminazione o di una tecnica di secondo livello (FIVET-ICSI).

Nelle tecniche di II° livello si valuteranno anche i dosaggi ormonali del progesterone per seguire il corretto sviluppo follicolare. In tutti i casi viene somministrato un farmaco (hCG) per via intramuscolo o sottocute per indurre l’ovulazione.

Inseminazione intrauterina

L’inseminazione Intrauterina è una procedura di Procreazione Medicalmente Assistita di I livello basata sulla deposizione direttamente all’interno della cavità uterina del seme opportunamente preparato, sincronizzando tale procedura con l’ovulazione.

L’inseminazione intrauterina viene generalmente eseguita sui casi di infertilità inspiegata in cui la follicologenesi non è seriamente compromessa; nell’eventualità in cui una o ambedue le tube siano pervie; in presenza di ostacoli nel canale cervicale o qualora i parametri seminali appaiano lievemente patologici e nei casi di problemi andrologici lievi.

I principi su cui si basa tale metodica sono:

Normalmente in un ciclo spontaneo la donna produce un solo follicolo dominante; in questa procedura si esegue una induzione controllata dell’ovulazione ottenendo la produzione di un numero di follicoli maggiore di uno anche se pur sempre in numero limitato; Il dosaggio dei farmaci (Gonodotropine) viene stabilito in funzione delle caratteristiche della paziente (età, costituzione corporea) e finalizzato alla produzione di un numero limitato di follicoli in quanto in questo caso non è possibile controllare quanti follicoli verrano fecondati, per cui la produzione di un numero eccessivo di follicoli può comportare il rischio di una gravidanza multipla. La crescita dei follicoli viene quindi monitorata mediante controlli ecografici ripetuti con l’ausilio di dosaggi dei livelli di estradiolo nel sangue (direttamente proporzionali al numero ed alle dimensioni dei follicoli). Al momento in cui ha luogo l’ovulazione viene pertanto programmata la procedura di inseminazione. In alcuni casi può essere opportuno non attendere l’ovulazione spontanea ma procedere ad un’induzione della stessa mediante la somministrazione di hCG (gonadotropina corionica).

La preparazione del seme nelle tecniche di fecondazione assistita consiste nel trattare il liquido seminale al fine di ottenere un preparato contenente solo spermatozoi mobili e vitali senza plasma seminale e detriti. Questa preparazione può essere eseguita con diverse metodiche, tra le più diffuse vi è l’utilizzo dei Gradienti Discontinui.

Tecnicamente la deposizione del seme precedentemente trattato ha luogo mediante dei sottili cateteri di materiale inerte che vengono delicatamente inseriti all’interno della cavità uterina per via transvaginale; in questo modo gli spermatozoi hanno già oltrepassato il collo dell’utero (sede in cui alcuni processi possono bloccarne la progressione) e possono quindi più facilmente raggiungere le tube;

Questa tecnica rende possibile il 10 – 15% di gravidanze per tentativo (Fleming, 2008).

Come avviene l'inseminazione?

L’inseminazione avviene in ambulatorio, ed è una procedura indolore.

Generalmente dalla sera dell’inseminazione la donna inizia una terapia progestinica di supporto della fase luteale. L’assunzione del progesterone ha lo scopo di sostenere l’endometrio e renderlo maggiormente adatto all’eventuale impianto di una gravidanza mediante l’assunzione di progesterone per i 14 giorni successivi all’inseminazione stessa. L’assunzione del progesterone ha lo scopo di sostenere l’endometrio (la mucosa di rivestimento della cavità uterina) e renderlo maggiormente adatto all’eventuale impianto di una gravidanza.

Dopo 14 giorni dall’inseminazione la donna esegue un prelievo ematico per verificare se è in corso una gravidanza.
In caso di negatività del test di gravidanza, la procedura può essere ripetuta più volte, secondo indicazione medica, senza pausa tra un ciclo di stimolo ed il successivo.

L’inseminazione intrauterina può essere:

  • OMOLOGA (AIH: homologous artificial insemination): quando si utilizza il liquido seminale del patner.
  • ETEROLOGA (AID artificial insemination by donor): quando si utilizza il liquido seminale di un donatore anonimo accuratamente selezionato.